L’associazione fin dalla sua nascita e come da statuto crede che organizzando momenti di auto-mutuo aiuto e confronto tra genitori si possano sciogliere tanti dubbi che attanagliano le famiglie. Dubbi sulle nuove tecnologie, l’alimentazione naturale,l’educazione all’affettività. Questa volta insieme alla neuropsichiatra infantile Annalisa Arbizzani e all’educatrice professionale Monia Morciano parleremo dei modi di comunicare in famiglia, in questo mondo iperconnesso e molto diverso da quello delle generazioni passate.
Come parli con tuo figlio?
Serie di due incontri: 21 e 28 gennaio 2019
Luogo: Sala Don Romano, Via Pirandello (fronte Campo sportivo), a Villanova (PN).
Intervengono:
- Dott.ssa Annalisa Arbizzani, Neuropsichiatra infantile
- Dott.ssa Monia Morciano Educatrice professionale, spec. in interventi assistiti con gli animali
Riflessioni tra adulti che sentono il desiderio e il bisogno di comunicare ai ragazzi che ce la possono fare a diventare delle belle persone anche in un mondo così veloce, iperconnesso, disastrosamente incasinato, non per colpa loro!
Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo online oppure scrivere una mail a compagnia.asinelli@gmail.com (per informazioni 349 5687046).
Per partecipare è necessaria la tessera associativa Compagnia degli asinelli (contributo €10), valida per tutte le attività 2019
Prima serata
La prima serata sarà dedicata alla conoscenza e al confronto tra i presenti, rispetto le tematiche proposte dalle Dott.sse Arbizzani e Morciano, partendo dal testo del Prof. Pietropolli Charmet che nel libro “ Fragile e spavaldo, ritratto dell’adolescente di oggi”,
Percorre il passaggio dall’infanzia alla vita adulta affrontando rischi e utilizzando mappe e travestimenti molto diversi da quelli sperimentati dalle generazioni precedenti.
Seconda serata
La seconda serata sarà dedicata al mondo delle regole oggi, come sono cambiate e come nascono in famiglia, dove prima anche il contesto socio-culturale, politico, religioso ne orientava la comunità. Parleremo di autonomia e di creatività legate poi alla paura di lasciarli.
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